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TEORIA SU LIFE IS STRANGE

Immagine del redattore: SelvaoscuraSelvaoscura

MAX SUBISCE DIVERSI TRAUMI E IN REALTA' SI SUICIDA.

ATTENZIONE SPOILERS.

Se non hai ancora finito il gioco non proseguire nella lettura.


Detto ciò, procediamo.

Secondo questa mia personale teoria, Max non accede alla scelta finale (scegliere tra salvare Arcadia Bay e sacrificare Chloe oppure lasciarla morire). In sostanza fa esperienza di 5 grandi traumi, accaduti tutti uno di seguito all’altro. Max è sola abbastanza da non essere riuscita ad elaborarli, metabolizzare e andare avanti con la sua vita. Ogni trauma è collegato a una persona che ha avuto un grande impatto su di lei e la storia raccontata dal videogioco non è altro che l’enorme viaggio che la sua mente crea come strategia di difesa, come ultima speranza per cambiare una realtà che lei non accetta e da cui preferisce evadere, sfociando nel gesto più estremo.

Vediamo insieme però gli eventi cardine che accompagnano la nostra "eroina di tutti i giorni" capendo come ci è arrivata e i motivi che l’hanno spinta a farlo.

Insomma un "5 reasons why: LIS version".


ORDINE DEGLI EVENTI REALI PRECEDENTI AL PRIMO TRAUMA


  1. Nathan manda Rachel in overdose

  2. Nathan droga Chloe ma lei riesce a scappare

  3. Max segue la lezione sulla dagherrotipia

  4. Max non dà la foto a Jefferson

  5. Max va in bagno e fa la foto alla farfalla

  6. Nathan uccide Chloe nel bagno

  7. Max sente il colpo di pistola che uccide Chloe e NON REAGISCE.



I GRANDE TRAUMA: CHLOE

La Sindrome di Stoccolma.

Di qui lil mio ragionamento è stato applicato sistematicamente per riuscire a scindere gli eventi mentali (e quindi mai accaduti se non nella mente di Max) e gli eventi reali (accaduti realmente).

Il viaggio mentale è la strategia di Max per spiegare la morte della sua amica, per non affrontarlo, per elaborarlo e cambiarlo. Insomma Max soffre così tanto per essere stata ferma in quel bagno maledetto e non aver potuto muovere un muscolo. Il trauma subito è un complesso di dettagli terrificanti per una ragazza di 18 anni sensibile come lei: il rumore del colpo, le parole deliranti di Nathan, il riconoscimento della voce di Chloe. Si sente così tanto in colpa che pur di non accettare la realtà in cui Chloe muore a pochi metri da lei che crea una versione fittizia dei fatti in cui però lei riesce a salvarla, attribuendosi il potere del viaggio del tempo. A mio avviso una grandissima condanna.

A primo impatto può sembrare figo: riesci a prevedere il futuro, azzeccare la risposta giusta, sapere già come comportarti per ottenere il meglio da ogni situazione o interazione sociale. Ma la cruda realtà dei fatti è che se si viaggia nel tempo si è condannati a tentare di riparare costantemente a una violazione del tempo e dello spazio, la lacerazione temporale che continua a produrre danni irreparabili e terribili. Un cane che si morde la coda.

In questo senso c’è un’altra considerazione da fare: Max attribuendosi questo potere che lei dice di non aver chiesto si fa del male da sola. Nella realtà effettiva potrebbe essere il segnale di un autolesionismo contorto volto al rivelare quale brutta immagine di sé abbia Max di se stessa. Tale da farsi del male mentalmente e fisicamente.

  1. Funerale di Chloe - Max è devastata

  2. Accanto a lei ci sono Kate e Warren. Le uniche persone con cui ha avuto interazioni.

  3. La polizia indaga su Nathan e di conseguenza su Jefferson

  4. Jefferson arrestato



II GRANDE TRAUMA: JEFFERSON

La caduta di un mito.


  1. Max guarda le foto di Jefferson dal report della polizia dal pc in camera sua.

  2. Si immagina di aver subito quel trauma, come se fosse stata presente nella dark room.

Ci pensate? Siete cresciute con un obiettivo per la vostra intera vita: la fotografia. Avete lasciato i vostri genitori per inseguire un sogno: diventare fotografa. Per farlo avete preso a modello e idolo il vostro professore d’arte preferito (Jefferson) e un certo punto scoprite che è un criminale, psicopatico che ha manipolato un ragazzo per anni, rapito e drogato tramite altri, fotografato senza consenso altre coetanee come te e che ha a che fare con la morte della vostra ex migliore amica del cuore. Se non è un trauma questo…..


III GRANDE TRAUMA: VICTORIA

La stronzetta ricca, bulla e nelle fantasie di Max.



Un’altra terribile paura è la costante possibilità di incrociare Victoria nei corridoi. Una stronzetta simile è tutto quello che Max in realtà invidia: soldi, amiche, attrezzatura da urlo, la sicurezza in se stessa e il suo senso dell’umorismo. Il bullismo che ne consegue si accentua soprattutto per l’alleanza che Victoria stringe con Nathan contro di lei. Victoria è odiosa, si porta dietro sempre altre stronzette come lei eppure non perde l’occasione di umiliare senza ritegno Kate, giustificandosi pure.


IV GRANDE TRAUMA: KATE

Coniglietta dal destino triste.


Max e Kate si conoscono a inizio semestre. Kate è dolce e non fa la stronza. Questo porta Max a fare amicizia con lei. La loro relazione però non è abbastanza forte da salvarla e farla sentire meno sola. Kate è un esempio perfetto dell'innocenza corrotta dalla malvagità, le conseguenze del bullismo per lei saranno disastrose.

  1. Kate si suicida. Ma dov’è Max? Max è nel prato con gli altri, ovviamente. Solo che invece di fotografarla o salire sul tetto rimane lì a fissarla completamente paralizzata dalla paura. (Nella sua mente, riesce a fermare il tempo, salire e salvarla, ma nella realtà lei osserva la scena, non agisce.)

  2. Max leggerà in seguito la notizia sul giornale. Scoprirà della porta del terrazzo lasciata aperta da David. Da qui Max ha allucinazioni che riguardano l’ambiente, gli animali, l’esterno. Kate è un’anima dolce che lei associa alla natura. Un altro trauma che Max elabora nel modo più peculiare.

  3. Nei giorni successivi, il declino psicologico di Max sfocia nella neve col sole, l’eclissi, le balene spiaggiate, la doppia luna. Anche la tempesta è fittizia.

  4. Max in preda al suo delirio chiama Warren e gli dà appuntamento al diner durante la “tempesta” io direi mentale. Tutti muoiono perché in realtà nella mente di Max sono tutti morti per lei, tutti l’hanno abbandonata o delusa.


V GRANDE TRAUMA: WARREN

E le avances sgradite.

Max raggiunge Warren al Diner. Lo fa principalmente perché si costringe a voler provare qualcosa nei confronti dei ragazzi nonostante sappia benissimo dentro di sé che non è etero.

  1. Max e Warren parlano.

  2. Max gli chiede la foto, la guarda ma non accade nulla. Max si rende conto che quando Chloe parlava, in realtà era il suo alter ego a parlare. Ma Chloe non c’è, perché è morta. Siete ancora con me? E’ tutto nell’immaginazione di Max. Ecco perché nella sua indagine mentale in ogni situazione critica è grazie a Max che riusciamo a scoprire nuove informazioni, è Max che riesce a fare azioni concrete per portare avanti l’indagine, mentre Chloe non apporta significativamente nessun contributo essenziale e serio. Max crede che avrebbe potuto fare tutto in coppia per evitare una tragedia simile. Max si sente così tanto turbata dalla situazione al punto da sognare di potercela fare con la sua amica.

  3. Warren sta al gioco anche se soffre. Max si accorge di aver fatto aspettare troppo a lungo Warren per dargli spiegazioni circa il suo comportamento molto strano. Warren non le crede proprio, ma le fa credere che andrà tutto bene perché lui ci tiene a lei. Warren è innamorato di Max ma lei non prova nulla se non invidia e paura. Invidia perché lui era riuscito dove lei aveva fallito: dichiarare il suo amore alla persona amata. Paura perché la cruda verità è che Max è lesbica e ha sempre avuto paura di ferire i sentimenti di Warren. Inoltre non riesce a confessare a se stessa l’amore che aveva per un’altra ragazza, indovinate di chi si tratta? Esatto, di Chloe.

  4. Al diner, invece di fare coming out ed essere onesta con lui gli rifila la balla mentale che si è creata fino a quel momento. Altra metafora: il loop temporale in cui Max è bloccata (andando sempre indietro nel tempo fino alla lezione di arte è simile alla condizione di blocco psicologico).

  5. Warren se ne accorge e Max si sente in colpa non avergli detto nulla. Max vede tutto da lontano. Ancora una volta osserva ma non agisce. (Infatti nelle scelte c’è scritto VATTENE; BACIA, ABBRACCIA, insomma tutte opzioni che riguardano una sua presa di posizione nell’andare avanti con la sua storia con lui. Tutte scelte che fanno capire a Warren il suo punto di vista senza vergognasene e invece la verità è che Max non ha mai avuto intenzione di confidarsi con Warren, anzi più lo ignora più non affronta la realtà che vuole occultare a se stessa. La sua vita sentimentale è un vero disastro.


IL SUICIDIO: IL FARO

L'ultima luce.

Max non ce la fa più e raggiunge il faro in preda al suo breakdown.

  1. Raggiunge la mappa rialzata e capisce che è accaduto tutto in soli 4 giorni dalla morte di Chloe.

  2. Nella mente le cade addosso la punta del faro e muore.

  3. Nella realtà Max decide di suicidarsi dopo avere subito questi 5 traumi.

  4. L’intero viaggio mentale (l’ultima sequenza/l’incubo di Max) è il flusso dei pensieri che precedono il suo gesto così estremo.

Fine.




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