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☞ Il Diario dei Sogni | #1 | 1/2

Immagine del redattore: SelvaoscuraSelvaoscura

Aggiornamento: 5 feb 2019

❝La Ragazza Drago❞




Narrazione

In primo piano appare una ragazza che volteggia nel vuoto.

Sembra molto giovane e indossa un'armatura molto pesante, da cavaliere medievale.

Pare che sia anche molto forte, data la destrezza con cui agita la sua spada di ferro.

Dopo un veloce riscaldamento di scherma la ragazza guarda di fronte a sé, allibita.

Si materializzano di fronte a lei due creature gigantesche, rugose e rumorose.

Compare prima un drago rosso e poi un drago bianco, l'uno di fronte all'altro.

La ragazza spaventata ha l'istinto di ammazzare quella che per lei è la minaccia più pericolosa e infilza la sua grande spada nel cuore del drago rosso. La estrae grondante di sangue.

Il drago rosso si accascia, muore e scompare nel nulla.

Il drago bianco assiste alla scena con grande stupore e ringrazia la ragazza per averlo risparmiato con un cenno del capo. La ragazza è felice, fiera della sua impresa.

D'improvviso comincia a piangere. Il drago bianco sta morendo perché troppo puro per un mondo di violenza. La ragazza cerca di toccarlo, di curarlo, di salvarlo. Ma invano.

Anzi il contatto con le mani della ragazza fa peggiorare sempre di più le condizioni del drago bianco.

La ragazza, disperata, si accascia sulla pancia del drago bianco fino alla fine, urlando il suo dolore.

Dissolvendosi sempre di più, il drago bianco muore e lentamente scompare nel nulla.

Il viso della ragazza si riempie di lacrime. Le scie di pianto solcano il suo viso fino a deformarlo.

Il suo corpo deperisce dallo struggimento. Il suo cuore è in mille pezzi.

Rannicchiata, la ragazza si chiude in sé stessa e arriva sul punto di morte.

Dopo qualche attimo un bozzolo color crema l'avvolge totalmente.

Un punto di luce fortissimo proveniente dal cuore del bozzolo illumina tutto quanto.

Dal bozzolo ne fuoriesce un piccolo, lucente drago color verde smeraldo.

Ha potenti ali, sputa fuoco dalle fauci ed è lucidissimo!

Ha striature nere e una coda sottile.

Dopo pochi attimi il drago prende coscienza e osserva il proprio corpo.

Il piccolo draghetto non è un lui, ma una lei. La ragazza drago è appena nata.

Non passa molto tempo che alla ragazza drago prende il sopravvento il senso di smarrimento e di abbandono. La sua curiosità su queste creature cresce a dismisura.

Dove mi trovo? Come sopravvivo? Che cosa mangiano i draghi?

Ma soprattutto: chi sono e qual è il mio scopo?

Queste sono le domande che riempiono la coscienza e la menta.

Agitando in modo inesperto le sue fragili e rugose ali si dirige piano piano in avanti.

In poco tempo si ritrova davanti una struttura tetra, fatta di colonne infinite, mastodontiche e marmoree che si estendono verso il basso.

La ragazza drago scorge file di draghi adolescenti che sfilano in stile militare.

Lontano dagli ingressi principali, un gruppetto di tre draghetti svolazza nel cortile esterno.

La ragazza drago si avvicina a quei draghetti tanto da poterli ascoltare ma non si presenta.

Spaventata e confusa com'è, si limita a origliare.

Draghetto Nero: << Se vi azzardate ad abbandonarmi qui in cortile, giuro che sputo fuoco sulle vostre code! L'insegnante della prossima ora può anche andare a farsi fottere. Quello che dice in classe non frega niente a nessuno...>>

Draghetto Grigio: << Non fare lo sbruffone. Non ci tengo ad un'altra nota. I miei riescono a permettersi di mandarmi qui solo se faccio il bravo. E i miei voti peggiorano sempre di più. >>

Draghetto Marrone: << Possiamo rimanere solo un altro po' se vi va. Abbiamo davvero bisogno di una pausa...HEY. La vedete anche voi? Oh, e dai. Non sto scherzando. Quella ci sta fissando. >>

Draghetto Grigio: << Cosa? Chi? >>

Draghetto Nero: << E che ne so! Mica la conosco...però wow, mica male. Un po' lunatica, ma bella. >>

Draghetto Marrone: << Oh, oh, vacci piano. Non sappiamo nemmeno chi è. Ha un colore così sgargiante. Non sembra di queste parti. Okay, vado a parlarle. Sembra troppo disorientata. >>

Draghetto Grigio: << Ahhh. Chi vuoi che sia... sarà uno scherzo di quelle di quarta. Non darle retta. Resta qua con noi. Al sicuro. Tra poco dovremmo tornare dentro. >>

Draghetto Marrone: << Una di quarta? Ma davvero? Non sembra nemmeno tanto brava a volare. Secondo me è appena uscita dal suo uovo. >>


Draghetto Marrone: << Ciao! Ti ho vista da laggiù e non penso ti abbia mai vista. Mi chiam- >>

Ragazza/Drago: << Scusa tanto ma...non ho proprio tempo per le presentazioni. Non volevo spiarvi. Mi spieghi che succede? Cosa ci faccio qui? E quelli chi sono? >> Draghetto Marrone: << Wo, wo, wo piano con le domande. Si vede che sei nuova. Probabilmente non ti ricordi le regole di questa scuola...e io...beh, è difficile da spiegare. Da dove comincio? Ehh. >>

Ragazza Drago: << Ascolta, non so come ci sia finita qui. Ma sono sicura che quella non è una scuola."

Draghetto Marrone: << Non hai tutti i torti. A volte mi pare di stare nel Tartaro. >>

Ragazza Drago: << Vedo draghi robotizzati e addestrati a regola d'arte praticamente ovunque. Sembra una caserma militare. Ho paura di stare qui. Non so nemmeno come fare a tenermi in volo senza cadere. >>

Draghetto Marrone: << Non ti abbattere, non è difficile. Sbatti le ali su e giù. Con forza. Non aver paura delle tue ali. Sono le tue alleate e devi prendertene molta cura. Una volta nella mia ala destra ci ho trovato uno spiedino, ti giuro! Ero preoccupatissimo che l'olio me l'avesse macchiata. Mettiti d'impegno e fai pratica, o ti ritroverai a terra come un'imbranata, credimi. Su esperienza personale. Quelle sfilate laggiù, quei gruppi diabolici a dir poco. Sembreranno anche perfetti ma non lo sono per niente. Solo quelli del settimo anno hanno la possibilità di sfilare così. Sono l'orgoglio della scuola. Pfff. Quei perfettini nei corridoi sono dei veri stronzi, pensano addirittura di essere i nostri capi. Ci comandando a bacchetta e minacciano di incenerirci se non obbediamo. Non riusciamo a difenderci la maggior parte delle volte. Così veniamo qui a rilassarci, quando non ne possiamo più di loro. >>

Ragazza Drago: << Mi dispiace molto. Non diventerete come loro. Ne sono certa. E nemmeno per me è una grande idea diventare una stronza saputella in questa scuola. Credo di iniziare a capire come funzionano le cose qui ma non so ancora il mio scopo in tutto questo. >>

Draghetto Marrone: << Oh, non ci posso credere! Proprio ora, no! Merda! >>

Ragazza Drago: << Che cazz....Come hai detto, scusa?! >>

Draghetto Marrone: << Ow, no! Non era riferito a te! Solo che...non dovremmo stare qui! Scappiamo dietro quelle colonne! Ora! Hey, voi! Con me! Subito! >>


Draghetto Grigio: << Ragazzi, scusate l'interruzione...ma news dell'ultimo momento: siamo FOTTUTI. Se la prof ci vede siamo morti! Menomale che la scuola è fatta di colonne giganti. Nascondigli perfetti se vogliamo essere scoperti in meno di un minuto! >>

Draghetto Nero: << Se te la fai sotto avvisami che ti faccio un video...ahahhaha! >>

Draghetto Grigio: << Se mi piscio sotto stai pur certo che nel mentre ti volerò sopra! >>

Draghetto Marrone: << Basta! Mi sembrate delle checche da 1° anno. Ormai ci siamo evoluti, mi deludete.

Draghetto Nero: << Cervellone, pensa a un piano. E in fretta. Mi voglio fare un tiro prima di rientrare, indisturbato. >>

Draghetto Marrone: << Certo come no. >> *Niente panico. Va bene. Pensa, pensa, pensa*


Professoressa Drago: << Oh. Ma che succede???? Che cosa state facendo voi 3? EH? Tornate subito in classe! CHIARO? E di corsa! Non vorrete che chiami i vostri genitori. >>

Draghetto Grigio: << Prof! Ci scusi, ci scusi tanto. Non l'abbiamo fatto apposta. Ci creda! >>

Draghetto Nero: << Stiamo tutti calmi. Ora state davvero esagerando. La vera domanda è: che cosa ci fa LEI qui fuori tutta sola, prof? >>

Draghetto Grigio: *MA CHE CAZZ*

Professoressa/Drago: << CHE COSA? Che razza di frase è da dire a un tuo superiore?! >>

Draghetto Marrone: *Questo è fuori! Oh, no, oh, no* << Ehm!! Ci scusi davvero, prof. Quello che il mio amico voleva dire *spinge via i compagni tentando di nasconderli dietro una colonna*.... è che ci pare strano che gli insegnanti non sappiano dei nuovi arrivati e non li guidino almeno per i primi giorni. >>

Professoressa/Drago: << Sarete contenti di sapere che ogni studente qui è tracciato e registrato. Non c'è uovo che non venga sottoposto al protocollo di controllo. Il corpo docenti è SEMPRE, sempre, sempre a conoscenza di tut...- E TU CHI SARESTI?! >>

La ragazza drago, nascosta dietro una colonna a pochi passi da loro, sbarra gli occhi.

La prof l'ha scoperta. Si avvicina al gruppo lentamente e in silenzio.

Draghetto Marrone: << Prof! Stavo cercando di spiegarle che stiamo qui in cortile proprio perché volevamo aiutare la nuova arrivata ad ambientarsi. Non mi ha detto però come si chiama. >>

Draghetto Grigio: *Grande, bella idea! Speriamo che ora quella sclerata ci creda*

Professoressa Drago: << Presentati, unità. >>

Silenzio.

Professoressa Drago: << Ho detto presentati! >>

Dalle fauci della ragazza drago fuoriesce un grande vampata di fuoco incontrollata che inonda in pochissimo tempo la testa della prof.

La malcapitata è costretta a spostarsi all'indietro di riflesso, cadendo svenuta.

Draghetto Nero,Grigio e Marrone: << WOW! >>

Ragazza Drago: << Oddio, che cosa ho fatto? >>

I draghetti fissano con stupore le fauci della ragazza drago.

Ragazza Drago: << Sono un MOSTRO! >>

La ragazza drago scoppia in lacrime.

Draghetto Nero: << No, tesoro. Non sei un mostro! Sei fenomenale! >>

Draghetto Grigio: << L'hai stesa con una sola mossa! >>

Draghetto Marrone: << Saremo anche in guai seri, ma cazzo! Non ho mai visto una cosa simile! >>

Ragazza Drago: << Io...non so che cosa dire. Mi dispiace tanto. >>


La professoressa drago rimane stordita e senza sensi per un po' tempo prima di rialzarsi e riprendere coscienza. Non crede ai suoi occhi. Rabbia e stupore la sconvolgono e l'unica cosa che riesce a dire è....


Continua....


CHE COSA DICE LA PROFESSORESSA DOPO ESSERSI RIPRESA?

Lo scoprirai nella seconda parte!



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